Resta più che mai attuale il tema della violenza contro le donne. Realtà che impone, a tutte le componenti della società, di agire per costruire un effettiva parità di genere; sotto il profilo sociale, economico e professionale perché il fenomeno è trasversale. "Presente in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, che riguarda sostanzialmente tutte le fasce sociali e questo pure è un altro elemento che ci deve far riflettere e che ci deve portare a fare il nostro lavoro, il nostro impegno massimo proprio per quello che riguarda l'aspetto culturale, per quello che riguarda la prevenzione." Secondo il report "Il Punto - Il pregiudizio e la violenza contro le donne" elaborato, anche quest'anno, dal servizio analisi della direzione centrale della Polizia criminale, sono 109 le donne uccise fino al 3 dicembre, salgono però a 110 con l'ultima vittima di La Spezia. 58 le donne uccise da partner o ex partner. Gli autori sono di nazionalità italiana nel 73% dei casi e l' 85% ha oltre 30 anni, ma questa è solo la punta dell'iceberg, la parte visibile di un fenomeno profondo e complesso che ha tendenze evolutive proprie. Conoscerle, studiarle è necessario. "Che questo è un fenomeno che riguarda soprattutto gli adulti, il mondo degli adulti sia come autori sia come vittime però purtroppo, come ci dimostrano anche recente drammatici casi, riguarda anche i giovani, proprio per questo che noi vogliamo fare, come forze di Polizia, un forte investimento proprio sui giovani." Giovani, come gli atleti dei gruppi sportivi delle diverse forze di Polizia che hanno voluto dare il loro contributo per ricordare ai ragazzi il valore del rispetto. " È nostro compito come atleti, come personaggi pubblici, ma come persone è quello di contribuire al depotenziamento della violenza, della violenza in generale, ma soprattutto di quella di genere. Siamo delle donne e dobbiamo supportarci a vicenda dobbiamo trasmettere un messaggio di empatia, di rispetto.".