"Sì, sicuramente le grandi città attirano, ma poi creano una sorta di prigione, di dipendenza e di circuito negativo per cui non si riescono a trovare soluzioni che invece si ambiva a trovare. Mi hanno colpito molto le parole di alcuni dei ragazzi, in principal modo uno dei ragazzi che diceva che gli è mancato nel corso degli anni l'ascolto e quando con ascolto si intende le persone che chiedono come uno sta, cosa sente, cosa vuol far la vicinanza, non c'è un senso di comunità è quello che puoi porta le persone anche a essere talmente disperate a trovarsi in totale solitudine e poi a compiere gesti estremi, o comunque a finire nel numero di quelli che sono poi morti in strada. Perché se trovi una situazione di totale abbandono e invisibilità. Quando si parla di persone invisibili e voi l'avete evidenziato bene, non è un problema di persone che noi stiamo bene che non guardiamo queste persone per strada, no è che proprio non si notano, perché non sono sporchi o con la barba lunga o inginocchiati per terra a chiedere l'elemosina, che è proprio lo stereotipo della persona senza dimora, quelle sono più visibili, questo è il senso, quello è più visibile. Le storie invisibili sono storie che non appaiono con una forte, con una gran dirompenza alla nostra attenzione, su questo Roberta anche qualche numero ci ci può aiutare perché poi dicevamo in testa è difficile conteggiare, censire. "Anche qui abbiamo messo un dato con il punto interrogativo perché qui rivolgo una domanda al tuo ospite, abbiamo parlato anche telefonicamente, questo 50.000, questo dato dell'Istat è poco aggiornato, oggi di quante persone senza fissa dimora possiamo parlare almeno in Italia?, ovviamente stiamo parlando di dati non precisi però per capire un po', Ferrari: "Il dato 50000 risale all'indagine che avevamo coordinato come Federazione, in collaborazione con il Ministero e Caritas Italiana, ma risale ormai a parecchi anni fa, il dato è assolutamente superato e obsoleto, quello che noi possiam dire è che a stima, a percezione, c'è un aumento negli ultimi anni su quel numero di un 20%, 20-25% è stimato ovviamente, non è un dato scientifico e noi auspichiamo e insistiamo con le autorità e con le istituzioni affinché si possa fare un nuovo censimento ma non un censimento di una notte, dove si va a contare le persone, che non è attendibile, però l'aumento sicuramente lo troveremmo".