Foggia, la siccità mette a rischio la produzione di pomodoro

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1 mese fa

Nel tavoliere delle Puglie, tra le roccaforti italiane del cosiddetto oro rosso, tanti agricoltori quest'anno rinunceranno a coltivare il pomodoro. Colpa dell'acqua che non c'è, come raccontano le immagini che arrivano dalla diga di Occhito il principale invaso della zona ora ai minimi storici. Filippo Schiavone, pres. foggiano Confagricoltura, sarà tra coloro che quest'anno rinunceranno all'oro rosso. "Ad oggi non riusciamo ad avere ancora una stima precisa di quanto pomodoro ci sarà, ma più o meno quello che noi ci aspettiamo è circa il 25% di prodotto in meno. La preoccupazione maggiore che viene in momenti come queste sono la perdita di quote di mercato che avranno le nostre aziende, perché qualora il prodotto della nostra provincia non si dovesse riuscire a reperire, la grande distribuzione andrà a cercarlo altrove, quindi ci preoccupa molto la perdita di quote di mercato. Dall'altro lato anche il fenomeno occupazionale: impieghiamo, siamo una delle province che maggiormente impiega manodopera stagionale in agricoltura. Temiamo che una perdita di mercato di produzione così elevata che si va a ripercuotere anche sul mercato, possa non garantire la giusta continuità lavorativa ai lavoratori del settore". A temere ricadute occupazionali pesanti anche Giovanni Tarantella, che con i dati di FLAI CGL ci ricorda come fino allo scorso anno solo il 25% dei 40mila lavoratori impiegati nei campi del foggiano riuscisse a dare continuità alle proprie prestazioni. "Il danno è che su una platea di 40mila addetti al settore agricolo, 9mila solo riescono a superare le 151 giornate e quindi possiamo pensare che la metà di questo non ce la farà quest'anno". .