Per la seconda volta, è stato individuato e arrestato mentre si trovava in una clinica, non in Italia, ma all'estero, a Lisbona. É finita così la latitanza di Francesco Pelle, boss della 'Ndrangheta, ricercato dal 14 giugno del 2019 dopo essere sparito da Milano. Considerato il mandante della strage di San Luca, era stato inserito fra i 30 latitanti più pericolosi d'Italia. Era già stato arrestato nel 2008, quando fu scovato dai carabinieri mentre era ricoverato presso la Clinica Maugeri di Pavia, dove era arrivato con documenti falsi. Stavolta aveva scelto di nascondersi in Portogallo, dove era riuscito a farsi ricoverare per Covid, in un ospedale. La sua, una vita sempre in fuga, al centro di una sanguinosa guerra fra clan rivali, nel paesino di San Luca, sull'Aspromonte. Nel 2006 rimase vittima di un agguato che lo costringe a vivere per sempre su una sedia a rotelle. Per vendetta, Pelle ordinò la strage di Natale del 2006, in cui perse la vita Maria Strangio, moglie del capo clan avversario Giovanni Mirta, vero obiettivo del delitto. In risposta, il clan Nirta-Strangio, organizzò la strage di Duisburg l'anno dopo, il 15 agosto del 2007, in Germania, dove morirono 6 persone. Ora Pelle si trova in stato di fermo, in attesa del via libera all'estradizione. Era stato condannato in via definitiva alla pena dell'ergastolo, in quanto riconosciuto colpevole dell' omicidio aggravato dalle finalità mafiose di Maria Strangio.