Migliaia di persone dentro e fuori la Cattedrale tutte lì per dare l'ultimo saluto a Totò Schillaci, il bomber delle notti magiche che con il pallone è riuscito a riscattare una generazione intera di palermitani, negli anni in cui di questa città si parlava solo nelle pagine di cronaca nera. Totò che ci ha fatto vivere la favola, ha detto Padre Luigi Sarullo durante l'omelia, e che rappresentava l'eroe del riscatto. "Totò rappresenta la favola, ha realizzato nella sua vita la favola senza mai cambiare pelle, rimanendo sempre lo stesso, con l'animo gentile, generoso e umile di sempre, col cuore grande e la testa sulle spalle. Ma come l'ha pensata la favola? Da persona seria e per bene non certo rimanendo a guardare ma guadagnandosela col sudore, il sacrificio, l'impegno, la dedizione questo e basta, come fanno i grandi eroi senza mai chiedere o pensare che sia **. La favola si realizza non attraverso followers e visibilità del momento, ma lavorando in silenzio con umiltà, credendoci, come ha fatto lui, un eroe del pallone, un eroe della vita, un eroe del riscatto." A dare l'ultimo saluto a totogol anche Beppe Bergomi che della Nazionale del 90 è stato capitano. "Totò era lì perché se l'è meritato e poi notti magiche e la magia di quelle partite straordinarie che lui ha saputo interpretare alla grande, ha preso la sua occasione, è la persona che mi piace sottolineare e io lo chiamo un animo buono, era veramente una bella persona e un esempio." "Zio in quegli occhi c'era un po' tutta l'Italia, in quell'esultanza spontanea". "Sì sì sì assolutamente ma era lui, la sua spontaneità il suo modo di vivere la vita e il calcio." Con Totò Schillaci se ne va un pezzo della storia di questa città.