Gasdotto Tap, opera strategica che il Salento non vuole

12 dic 2017
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TAP è l’acronimo di Trans Adriatic Pipeline, il progetto per la realizzazione di un gasdotto per trasportare il gas naturale dell’Azerbaijan dalla frontiera greco-turca in Italia e da qui nel resto dell’Europa, una condotta lunga 870 chilometri, che partirà dai giacimenti della zona del Mar Caspio e, dopo aver attraversato Grecia e Albania, si tufferà nell’Adriatico, fino a raggiungere il nostro Paese. L’approdo è previsto nel Salento, a San Foca, nella marina di Melendugno, con un microtunnel sotto la spiaggia di San Basilio, che sbucherà in superficie, 800 metri dopo, in questo cantiere, che ospiterà un terminale che si aggancerà poi alla rete Snam. Proprio attorno a questo cantiere è nata e cresciuta negli ultimi anni la protesta del movimento “No-TAP”, cui si sono affiancati numerosi sindaci e, sin dal suo insediamento, il Governatore pugliese Michele Emiliano. Il timore, nonostante le rassicurazioni dell’azienda, è che si possa sfregiare uno degli angoli più belli del Salento. Da qui la proposta di Emiliano di spostare a nord, nell’area portuale di Brindisi, l’approdo del gasdotto.

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