"Ciao Mati". "Ciao". "Bentornata". "Grazie". Matilde ha sette anni, ne compirà otto ad agosto, quando entra in casa la routine è sempre la stessa, sa che deve togliere il giubbotto, lasciare lo zaino e andare in bagno a lavare le mani. Poi la merenda. "Siamo giunti alla necessità di una valutazione di Matilde con l'inizio del primo anno della scuola dell'infanzia dove le insegnanti ci hanno chiesto appunto di voler approfondire un po' Matilde e quindi abbiamo iniziato un percorso di valutazioni con delle sedute da una neuropsichiatra e la diagnosi c'è arrivata nel 2020 quando Matilde avrebbe compiuto i quattro anni, durante la pandemia". Nel bagno Valerio e Samantha hanno messo una serie di cartelli per aiutare Matilde a compiere azioni quotidiane in autonomia. "Per avere una diagnosi in tempi brevissimi e soprattutto quando il soggetto è piccolo ci permette di mettere in campo tutti quegli insegnamenti che devi andare assolutamente recuperare di qua e di là con il con il sostegno di chi ti aiuta perchè serve proprio capire come intervenire per poter concedere una vita assolutamente normale e non è difficilissimo, basta programmare, mettere insieme pezzo su pezzo ma è fondamentale saperlo il prima possibile. Questo è fondamentale". Matilde parla già della sua festa, la pianifica da tempo, è tipico dello spettro autistico. Matilde non a me rumori forti e cambiare programma, è sensibile ai cambiamenti, sorride tanto, è espansiva, chiacchiera molto ed è curiosa, ha deciso di partecipare lei a questo servizio. "Oggi voi ci vedete così, quindi sereni e contenti di come siamo arrivati ad esserlo perché abbiamo avuto la possibilità di costruire una rete, cosa significa rete? È un gruppo di lavoro che è formato dalla famiglia, dalla scuola e dalle terapeute che seguono Matilde. È stato anche quello un percorso che ci ha permesso di intervenire su Matilde cercando di stabilire degli obiettivi fino a consolidarli". I momenti di sconforto ci sono stati, Valerio e Samantha non lo negano. "Tu hai tanti successi e magari un piccolo insuccesso ti butta giù ma credo che Matilde a noi ci abbia reso migliori, più sensibili, più un po' tutto e noi stiamo conducendo una vita assolutamente felice".