Oggi, 21 settembre, si celebra la Giornata Mondiale dell'Alzheimer, un'occasione per riflettere su una malattia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. In Italia circa 1.100.000 persone soffrono di demenza, di cui più del 50% sono malati di Alzheimer, e circa 900.000 hanno un disturbo neurocognitivo minore. Secondo gli studi il numero di persone affette da demenza in Italia è destinato ad aumentare in virtù dell' invecchiamento della popolazione. L'Alzheimer è una forma di demenza degenerativa che compromette progressivamente la memoria e le capacità cognitive, incidendo pesantemente sulla qualità della vita di chi ne soffre e delle loro famiglie. Una cura definitiva per la malattia non esiste ancora, ma ci sono farmaci che possono rallentare il declino cognitivo e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Negli ultimi anni diversi studi hanno sottolineato come lo sviluppo di una demenza, e soprattutto della malattia di Alzheimer, non sia inevitabile. "Abbiamo identificato, con diversi studi, almeno 14 fattori di rischio o fattori favorenti la comparsa della malattia di Alzheimer. Si ritiene che controllando questi 14 fattori di rischio possiamo ridurre del 50% la comparsa della malattia. Tra questi fattori di rischio, quelli chiaramente correlati alle malattie cardiovascolari, segnalo anche tra questi il diabete, e la resistenza all'insulina, elevati valori di colesterolo, ma dentro questa lista dei fattori di rischio dobbiamo anche mettere l'isolamento, la depressione, disturbi del sonno, la perdita di vista, la perdita di udito, ma anche alcuni aspetti legati all'alimentazione." L'8 ottobre, ad Ancona, si terrà il G7 sulle demenze, dove la comunità internazionale si confronterà su malattie neurodegenerative come L'Alzheimer per promuovere la collaborazione globale nella ricerca e nella cura di queste patologie.