Rimane ancora Firenze la città più smart; tallonata però da Milano lo dice l'esito del rapporto annuale ai Icity Rank alla ricerca di FPA Società di Servizi del gruppo Digital360 specializzata nel cambiamento delle Pubbliche Amministrazioni e dei sistemi territoriali. È la fotografia più aggiornata sullo stato dell'arte dei Comuni più digitali d'Italia, non una semplice classifica considerando che la transizione digitale rappresenta uno dei tre assi strategici del PNRR e quella nella Pubblica Amministrazione è la prima sfida. La classifica è stilata su indici come i servizi on-line, i canali social, le piattaforme, le App municipali o l'IOT Internet of Things. Quella globale dopo Firenze e Milano vede un drappello di capoluoghi tutti del centro-nord: Bergamo, Bologna, Cremona, Modena, Roma e Trento. Le prime 26 sono le cosiddette città digitali, capaci di utilizzare in modo diffuso, organico e continuativo le nuove tecnologie; in mezzo la maggioranza, a un livello intermedio, cerca di non rimanere indietro; in fondo alla classifica sette capoluoghi con indice veramente critico: Rieti, Avellino, Benevento, Foggia, Agrigento, Enna e all'ultima posto Isernia da sottolineare una decisa accelerazione nel livello medio di digitalizzazione da parte di alcune piccole città del sud tradizionalmente più indietro; un esempio Messina, che nel corso del 2022 è migliorata di ben 34 posizioni arrivando alla ventottesima e il 2023 per tutti potrebbe andare ancora meglio soprattutto per lo stimolo che verrà dal PNRR ai processi già avviati.