La situazione è peggiorata velocemente. Da una parte, ci sono i numeri dei contagi, l'Rt a 1,57 l'incidenza ogni 100mila abitanti, che da 40, è passata a 58. Dall'altra, quella dei ricoveri, che seppur contenuta, è tornata a crescere. La variante Delta è diventata predominante nel nostro Paese, spiega il Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, al 94,8% del totale. "Come atteso d'altro canto, la variante Delta, è diventata ormai dominante nel nostro Paese. La variante Alfa, è in rapidissima riduzione". Il virus circola soprattutto, tra i giovani e tra chi non è vaccinato, in particolare nella fascia 10 e 29 anni. L'età media dei contagiati è di 27 anni, quella dei ricoverati 49. Sono i ragazzi, secondo il monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità, a trainare l'infezione, ma l'adesione dei giovani, alla campagna vaccinale, sta crescendo. Non è stato ancora deciso, ma è probabile, che gli immunodepressi, ricevano una terza dose. "Nel giro di un mese, bisognerà decidere se rivaccinare, e chi, e in quali tempi. Quindi è una decisione che dovrà essere meditata bene, ma probabilmente le persone più fragili, le persone più anziane, effettueranno un richiamo. Non abbiamo ancora deciso quando". La situazione cambia nelle varie regioni, se la tendenza viene confermata, in tre, rischiano di entrare in zona gialla, prima della fine di agosto: Sicilia Sardegna e Lazio, che hanno superato l'incidenza dei 50 casi settimanali. Mentre sono le regioni del sud: Sicilia, Calabria e Campania, ad avere il maggior numero di ricoveri ospedalieri. Intanto in Lombardia, Guido Bertolaso, diffonde i numeri del contagio, solo 8% è vaccinato con due dosi. Nessuno di questi, è finito in terapia intensiva o è morto per Covid.