È ormai sera quando il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti si allontana dal Molo Giano del porto di Genova per tornare verso la sua abitazione di Amelia dove dal 7 maggio scorso è agli arresti domiciliari. Per 8 ore nella caserma del reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza all'interno del Porto, il governatore ha risposto alle quasi 200 domande dei magistrati della procura genovese che lo accusano di corruzione e di voto di scambio. Un interrogatorio da lui stesso chiesto dopo aver letto le oltre 9mila pagine di atti in cui il governatore ha fornito la propria versione e lo ha fatto anche con una memoria di 17 pagine consegnate ai PM per spiegare le linee politiche e morali del suo governo. Ho sempre perseguito l'interesse pubblico quale fine unico e ultimo della mia azione politica, scrive Toti, precisando che ogni euro incassato ha avuto una destinazione politica e che nell'intero impianto accusatorio si analizza solo una limitatissima parte dei rapporti tra amministrazione presidente e mondo delle imprese. La Procura però gli contesta presunte tangenti sotto forma di finanziamenti ai comitati elettorali ricevute dall'imprenditore Aldo Spinelli in cambio del rinnovo per 30 anni della concessione del terminal rinfuse di altri favori secondo la Procura fatti anche da altri imprenditori. E ancora, a carico di Toti ci sono le presunte pressioni per trasformare la spiaggia pubblica di Punta Olmo in privata. I 55mila euro che in tre diversi bonifici sarebbero transitati tra giugno e ottobre 2022 a ridosso delle amministrative delle politiche dal conto del comitato Toti ad un conto personale del governatore. Tutti finanziamenti leciti e tracciabili, spesi nell'interesse pubblico ha ribadito il presidente davanti ai PM. Rispetto ai rapporti con i gemelli Testa poi all'accusa di voto di scambio, Toti ha spiegato che il voto dei riesini non alterò gli equilibri democratici essendo stato eletto con 380mila voti. Nelle prossime ore, il legale del governatore presenterà una istanza al GIP per chiedere la revoca dei domiciliari. Solo allora e dopo un confronto con la maggioranza, Toti valuterà il suo futuro politico mentre le opposizioni a gran voce chiedono le sue dimissioni.