Le ricerche continuano, ma le speranze che le acque del fiume Adda lo restituiscano, ancora in vita, si affievoliscono di ora in ora. Nel punto dove è caduto dalla passerella sulla quale stava lavorando imbracato Claudio Togni, operaio cinquantanovenne della società idroelettrica Italgen, le correnti sono forti; i due colleghi che erano con lui su un canale scolmatore della diga di Concesa d'Adda, lo hanno visto tentare di resistere e provare a raggiungere, con tutte le sue forze, la riva per poi essere risucchiato dalla forza del fiume. Il peso di quel imbracatura, che avrebbe dovuto salvarlo dalla caduta, gli avrebbe reso impossibile restare a galla. Dal momento dell'incidente, le cui cause sono ancora tutte da chiarire, sono iniziate le immersioni dei sommozzatori dei Vigili del fuoco con l'ausilio anche di droni a pilotaggio remoto. La Procura di Milano intanto ha avviato un'inchiesta e non è escluso che nelle prossime ore si proceda a sequestri per ricostruire la dinamica dell'incidente sul lavoro che in poche ore non è stato l'unico. A Canicattì nell'agrigentino un operaio di 21 anni ha perso la vita mentre stava lavorando in un capannone di un'impresa edile che produce calcestruzzo, secondo una prima ricostruzione sarebbe stato travolto dal carrello elevatore che stava manovrando rimanendo schiacciato. A Minturno invece, in provincia di Latina, un altro 21enne è morto mentre lavorava su un trattore nelle campagne di Pulcherini che, per cause ancora da accertare, si è ribaltato. Una strage di morti sul lavoro che nell'ultimo anno è aumentata del 3,1%, stando ai dati, seppur parziali diffusi, dall'INAIL con 369 infortuni con esito mortale nei primi cinque mesi del 2024, soprattutto nei settori industria e agricoltura, 11 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A crescere anche le patologie di origine professionale denunciate con un aumento del 24% rispetto al 2023.