Morti di stenti durante la traversata, le ultime vittime della tragedia dell'immigrazione sono due neonati di appena due mesi, deceduti sul barcone che dalle coste tunisine era partito alla volta dell'Italia. I corpi senza vita dei piccoli sono arrivati a Lampedusa su una motovedetta della Guardia Costiera che aveva soccorso al largo un peschereccio con 58 persone a bordo. I genitori delle piccole vittime hanno raccontato ai soccorritori di essere partiti all'alba di lunedì da Sfax. La morte dei bambini sarebbe avvenuta poche ore dopo. Straziati dal dolore, i genitori hanno raccontato di aver intrapreso il viaggio per poter curare i loro figli nati molto sottopeso e potergli garantire cure e un futuro migliore. Purtroppo però, non ce l'hanno fatta. I migranti recuperati, adesso sono a Lampedusa, ospiti del centro di accoglienza di Contrada Imbriacola, dove al momento si trovano quasi mille persone, molte di più della capienza prevista dalla struttura. Nelle prossime ore sono previsti trasferimenti dall'isola. Il canale di Sicilia, in questo momento, è molto trafficato: nella notte, in 400, a bordo di tre diversi barconi, sono stati salvati dalla Guardia Costiera italiana e portati a Pozzallo, Augusta e Catania. Alarm Phone intanto ha lanciato un SOS per altri due barconi in difficoltà in mezzo al mare. A bordo ci sarebbero, complessivamente, 1.300 persone.























