"Proclamiamo dottoressa magistrale ad honorem in scienze storiche Liliana Segre, senatrice a vita. Per aver offerto alla ricerca storica la sua straordinaria testimonianza. Per avere dato alle nuove generazioni gli strumenti per comprendere avvenimenti fondamentali del nostro passato. Per avere raccontato, con rigore e obiettività, l'indicibile. Per la sua battaglia contro l'indifferenza e l'oblio dinnanzi agli orrori della storia e per il suo impegno contro ogni forma di antisemitismo, razzismo e intolleranza". Testimonianza e memoria contro l'oblio, la doppia morte, contro l'indifferenza, anche quella davanti agli orrori dei nostri giorni. "Da quel 7 ottobre in poi sono i bambini, i bambini di tutti i colori, di tutte religioni, di tutte le appartenenze, quelli che mi trovano una nonna disperata di vedere una cosa di questo genere". In un giorno che racchiude simbolicamente ogni giorno la laurea honoris causa a Liliana Segre arriva alla fine di un sentiero lungo 80 anni e una lezione che si fonda su un vissuto. "Io so che non ho mai detto tutto. Perché non si può. Perché io dico anche che non c'è vocabolario ricco, come del resto il vocabolario italiano, vocabolario tedesco ricchissimo, in cui ci siano le parole per dire fino in fondo tutta la verità. Le parole non ci sono per dire quello che succedeva nei lager in ogni minuto, secondo. Ti volti, sei vivo per caso".