A disposizione del boss in cambio di voti, è successo di nuovo e ancora una volta a Palermo città che domenica và alle urne per eleggere il nuovo Sindaco e il nuovo consiglio comunale. Francesco Lombardo candidato di Fratelli d'Italia per tentare la scalata al Palazzo delle Aquile, avrebbe chiesto al capomafia di Brancaccio, Vincenzo Vella, sostegno elettorale. Adesso è stato arrestato dalla Polizia su richiesta dei magistrati della DDA con l'accusa pesantissima di voto di scambio. Lombardo è il secondo aspirante consigliere comunale arrestato negli ultimi tre giorni per aver chiesto appoggio elettorale alla mafia. Mercoledì era finito in carcere Pietro Polizzi candidato nelle liste di Forza Italia che aveva chiesto aiuto al boss Agostino Sansone, uomo che fu vicinissimo a Totò Riina. Ad incastrare Francesco Lombardo, anche in questo caso così come è stato per Polizzi, un intercettazione ambientale. Il 28 maggio scorso il candidato di Fratelli d'Italia si è recato nel negozio di ortofrutta del boss e avrebbe chiesto al capo mafia Vella, che ha scontato due condanne definitive per associazione mafiosa, appoggio alle elezioni di domenica. Un Trojan installato nel telefono di Vella ha registrato tutto. La vicinanza con l'appuntamento elettorale ha spinto la DDA ad accelerare i tempi dell'inchiesta, coordinata dal Procuratore aggiunto Paolo Guido. Lombardo adesso è finito in manette, un ordine di custodia cautelare è stato emesso anche per il boss, che era stato scarcerato pochi mesi fa dopo la nuova condanna a vent'anni, per un vizio di forma. L'arresto dei due candidati al consiglio comunale, nelle ultime 72 ore, scandisce dunque le battute finali della campagna elettorale per l'elezione del Sindaco. Una campagna in cui spesso la questione morale è stata al centro del dibattito tra i candidati alla poltrona di primo cittadino.