Dentro la bara del boss Agostino Badalamenti, capo del mandamento mafioso di Porta Nuova morto nel 2005, c’era nascosta una pistola, una calibro nove di fabbricazione italiana ed una borsetta con all’interno alcuni arnesi ed un pacco di sigarette. La bara del capomafia è stata recuperata dai Carabinieri del comando provinciale di Palermo su richiesta dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo siciliano. Ad indicare agli inquirenti che all’interno della cassa fosse stata nascosta una pistola è stato un nuovo pentito, Salvatore Bonomolo, che ormai da mesi ha iniziato la sua collaborazione con i magistrati. Agostino Badalamenti era finito in carcere una prima volta nel 1979 per omicidio. Rimase rinchiuso 18 anni, ma non in cella, in un istituto psichiatrico dove finì per una finta seminfermità mentale. Nel 2003 il suo nome finì in diverse inchieste di mafia e venne nuovamente arrestato. Nel 2005 morì a causa di una malattia. Adesso la scoperta fatta all’interno della sua bara. L’arma verrà analizzata dai Carabinieri del RIS di Messina per una perizia balistica. Si dovrà capire se, prima di finire nella cassa del boss, sia stata utilizzata per qualche omicidio.