Eccoci buongiorno. Allora sì, vi lascio immaginare, quella appena trascorsa a Faenza è stata una notte lunga, lunga e difficile. La città infatti ha rivissuto in poche ore l'incubo dell'alluvione del 2023. Noi ci troviamo all'altezza di via Cimatti, a poche decine di metri dal muro costruito, eretto per difendere, appunto, la città dall'alluvione. Muro che ha sì limitato il flusso dell'acqua, ma che non ha certo fermato l'esondazione del torrente Mezzana, che appunto la scorsa notte ha allagato gran parte delle zone della città. Vi faccio vedere, non solamente via Cimatti che è una delle zone "più residenziali" di Faenza, ma anche tutte le campagne circostanti. L'unico dato positivo è che appunto il muro ha, come dire, sì limitato appunto il flusso dell'acqua e ha risparmiato il centro storico che risulta al momento del tutto asciutto. L'ondata di piena è passata intorno all'1:30 di questa notte e ora dovrebbe essere diretta, stando alle previsioni, verso altri comuni. Il peggio dunque dovrebbe essere passato. La situazione rimane molto molto difficile, anche per molti residenti, parliamo di decine e decine di sfollati. Il comune ha messo a disposizione il palazzetto dello sport per queste persone. La situazione resta difficile anche a Castel Bolognese, a Brisighella. Praticamente le stesse località colpite dall'alluvione del maggio del 2023. Difatti la domanda che ora tutti si fanno è perché? Come mai? Nonostante gli annunci, insomma, gli interventi previsti, si sia ripresentata la medesima situazione. Ora noi cercheremo, con l'aiuto ovviamente dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, senza intralciare il loro lavoro, cercheremo di raggiungere la parte opposta di via Cimatti, dove appunto è stato allestito un centro di coordinamento dei soccorsi, da dove saremo un po' più precisi, insomma, con gli aggiornamenti. Per il momento direi che è tutto.