Sta mattina sono arrivato alle sei che ancora non pioveva e avevo già l'acqua tutto fuori dalla pedana e usciva l'acqua praticamente dalla fognatura. Sono le sette quando il Seveso esonda. A Milano pioggia incessante dall'alba, sott'acqua i quartieri a Nord della città, in zona Niguarda, strade, negozi, cantine e sottopassi allagati, viabilità in tilt. Treni e metropolitana bloccati, oltre cento uomini dei vigili del fuoco impegnati in soccorsi. Questa mattina dalle ore sei siamo stati chiamati a intervenire per circa 200 interventi legati principalmente a persone intrappolate in auto all'interno di sottopassi o comunque zone da cui non potevano sicuramente liberarsi. In più allagamenti diffusi in abitazioni in altre aree, diciamo urbane. Il livello di Seveso e Lambro è salito di 3 metri in nemmeno mezz'ora. L'acqua arriva fino al retro, i mobili sono tutti gonfi devi spazzare, pulire, disinfettare, perché alla fine è fogna. Purtroppo com'è successo altre volte in precedenti esondazioni, non c'era nessuno che ha tirato su i tombini per far defluire l'acqua. L'esondazione si è fermata un paio di ore più tardi ma non i disagi e i lavori di pulizia delle strade. Il tempo che il terreno si asciughi e poi gli operatori ecologici provvederanno alla bonifica delle vasche per ripulire dal fango e dai detriti trasportati dal Seveso durante l'esondazione. Che ci fosse una maggior pulizia dell'alveo del fiume perchè è sotterraneo, cioè una pulizia che arriva, forse fino alla Martesana dopodiché non sappiamo bene, ma ogni volta che viene una quarta chiaramente più forte siamo sotto. Il problema non è certo nuovo a Milano pochi giorni fa sono iniziati i lavori per la realizzazione delle vasche di contenimento delle piene del Seveso al parco nord, opera, ha detto il Sindaco Giuseppe Sala, che si conferma oggi più che mai fondamentale per risolvere la decennale questione.