A bordo della Aita Mari esplode la gioia alla notizia dell'assegnazione del porto. Sbarcano a Lampedusa i 176 profughi e migranti soccorsi dalla nave della ONG spagnola in due diversi interventi nel canale di Sicilia. Tra loro anche 42 minori, alcuni sono bambini piccoli. In una situazione diventata difficile con le condizioni del mare in forte peggioramento, onde fino a 5 metri, raffiche di vento e una tempesta in arrivo. E così nelle ultime ore si erano moltiplicati gli appelli dell'equipaggio dell'organizzazione umanitaria che, in attesa della decisione del Viminale, aveva trovato riparo alla fonda al largo di Lampedusa. Qui, negli ultimi giorni, finché il mare è rimasto calmo, non si sono mai fermati gli arrivi di barche partite da Libia e Tunisia e in alcuni casi approdate senza essere intercettate. Intanto sulla costa orientale della Sicilia sono tutti a terra i 439 profughi salvati in 6 operazioni dalla Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere, ribattezzata la nave dei bambini per l'altissimo numero di ragazzini, un centinaio arrivati da soli. Bambini e neonati, i primi a scendere a terra ad Augusta nel siracusano insieme con le loro mamme. Una decina di migranti, tra cui una donna con un bimbo di pochi mesi, sono stati ricoverati in ospedale e verranno poi trasferiti in alcuni centri di accoglienza. La maggior parte dei migranti dovrà osservare la quarantena a bordo di navi ormeggiate nella Rada di Augusta.