Quasi 800 casi di incitamento all'odio sui social media solo durante la campagna elettorale del 2018. Il rapporto degli ultimi due anni di immigrazione realizzato da Caritas-Migrantes, mostra un Paese dove sembra essere più la paura a formare l'opinione pubblica che non i dati reali. Una paura che colpisce perfino il Pontefice, oggetto di critiche violente in tema di migranti. Critiche che arrivano però solo dall'Italia, facendone un caso unico a livello internazionale. Il rapporto e l'accoglienza, rispetto ai migranti sono profondamente cambiati. E in questo senso probabilmente anche la comunicazione, anzi certamente la comunicazione, ha un suo ruolo, fake news, discorsi d'odio, soprattutto attraverso i social e creare una visione anche, talvolta, delle immigrazioni che non corrisponde alla realtà. Nel rapporto si evidenzia come il nostro Paese con oltre 5 milioni di cittadini stranieri regolarmente residenti sia il terzo Paese ospitante a livello europeo, dopo Germania e Regno Unito. Cittadini che contribuiscono ad arricchire il Prodotto Interno Lordo in modo determinante. Risulta infatti occupato il 64,3% di quelli comunitari e il 58,7% di quelli extra UE. C'è anche una parte in realtà di gioia, di ricchezza, di arricchimenti personali, di arricchimenti anche lavorativi perché comunque contribuiscono alla vitalità lavorativa del Paese, alla vitalità economica. Diminuiscono comunque gli ingressi per motivi di lavoro, mentre aumentano quelle per richieste di asilo e protezione umanitaria.