Allora Antonio tutto bene? Siamo qua, tiriamo avanti. Antonio è arrivato dalla Calabria, 6 anni fa. È il primo della fila, in realtà arriva qui ogni giorno alle 4 dalle case popolari di Baggio. Al pane quotidiano ci lavorava. Oggi viene qui per portare il pranzo a casa. Prendiamo poco di reddito, non ce la facciamo a pagare le spese di tutto e non rimangono soldi quindi vengo qui a prendere da mangiare. Alle 7 e 30, in anticipo di 15 minuti oggi si apre. La fila sempre è più lunga. Da Natale sono aumentati chiaramente i nostri ospiti, ma la vera sfida sicuramente l'avremo quando ci sarà lo sblocco dei licenziamenti, termineranno gli ammortizzatori sociali per cui ci saranno tante persone che probabilmente quando dovranno rientrare al lavoro non lo troveranno e questo sarà un vero dramma. Sempre più italiani e sempre più giovani, tanti con i bambini che hanno diritto a una busta in più. In fila troviamo chi faceva il contabile, chi lavorava in un'azienda che ha chiuso, donne sole con figli in cassa integrazione. Lo stato non ci aiuta per niente, visto che c'è questa buona offerta sono venuto a ritirarla. Mi aiuta tanto a prepara da mangiare con quella cose. Alle 11 contiamo 1800 pacchi distribuiti. Il sabato, ci spiegano, è sempre così. Il volto del covid non è solo quello dei malati. Il volto del covid è anche questo, la lunga fila per il pane ed una volontaria che dà il buongiorno con la musica e il sorriso.