La discoteca riparte con dei format diversi, dei concetti diversi, per cercare di far divertire comunque le persone, farle uscire da un momento molto delicato, come quello del Covid. Abbiamo riaperto il 19 giugno e siamo soddisfatti, nel senso che l'offerta che proponiamo piace, è una serata che si sviluppa fin dalla cena, è un programma di spettacoli, di varietà, di cabaret, di musica dal vivo piuttosto performance circensi. Non potendo più stare vicini e ballare tutti insieme, ci si trasforma in un'alternativa a quello che era precedentemente. Misuriamo la temperatura a tutti, c'è il distanziamento, c'è l'obbligo della mascherina all'ingresso, teniamo il registro delle presenze. La capienza si è ridotta di circa un 35 o 40 per cento, è chiaro che economicamente non è un'operazione da considerare business. Le persone che prenotano e che dichiarano di poter passare la serata vicini, assieme, prenotano uno spazio e all'interno di quello spazio possono ballare, bere e cenare, però chiaramente distanziati dagli altri. Viene a mancare la funzione sociale che è quella di far conoscere le persone, far sì che le persone possono dimenticare le difficoltà della vita in una serata, conoscendo altre persone e andando a volte anche un po' fuori dalle regole, questo oggi non si può fare. Basta che abbiamo la musica, siamo contenti lo stesso, stare in mezzo alla gente, anche in distanza, ci rende tanta felicità. Di meno o meno gente, di più, più spazio a disposizione. Una volta, in discoteca si conoscevano ragazze, oggi è ancora così? Sì, secondo me, sì. Adesso si viene con gli amici, è un'altra cosa. È cambiata la clientela? Un po' sì, si è alzata l'età media e anche la possibilità di spesa delle persone. Questa discoteca ricorda, in questo momento, i cabaret, i night club degli anni 1980 o 1970, americani, a Chicago. Melo confusione, mangiare bene, spettacolo e ballerine bravissime e bellissime. C'è più rispetto per le persone e anche più rispetti nel divertirsi probabilmente, prima era una cosa che magari avevamo dimenticato. Il futuro? Il futuro speriamo che possa riservarci un ritorno al passato.