Anche in Molise è scattata la zona rossa, dopo la richiesta accolta del presidente della Regione, Donato Toma, strade pressoché deserte a Campobasso, ospedali ancora pieni. Sono 14 su 12 posti i ricoverati in terapia intensiva all'ospedale Cardarelli, l'unico ABB pubblico per la cura del Covid, che però è anche un ospedale per tutte le altre patologie. La rianimazione è satura, abbiamo un sovrannumero di due pazienti rispetto ai posti disponibili. E comunque siamo organizzati per gestire anche il sovrannumero, in attesa di programmare un trasferimento sicuro in altre strutture, tramite cross, la rete della protezione civile, il centro di coordinamento nazionale. La situazione è molto impegnativa, perché questa settimana è sicuramente la più pesante dall'inizio della pandemia nella nostra regione e arriva l'esercito, 5 medici militari a rinforzo del personale, dei quali 4 a Campobasso e uno a Termoli, che pure ospita 16 pazienti ricoverati nell'area grigia. Attualmente abbiamo una previsione di impiego di circa due mesi, chiaramente questo sforzo che noi svolgeremo per ora, come dico da soli, ma eventualmente con la collaborazione di altri operatori, potrebbe ampliarsi in base a quella che sarà la situazione epidemiologica che si andrà a sviluppare qui nel Molise. Stiamo entrando in una zona di lock down di emergenza area rossa, quindi la speranza è che il contenimento possa poi ridurre il numero dei contagi e migliorare la situazione. Organica. Intanto prosegue anche l'attività dei Carabinieri, in supporto all'ASREM, l'azienda sanitaria regionale del Molise, questo punto di raccolta, dove vengono effettuati tamponi molto importante perché consente all'azienda sanitaria locale di poter svolgere il proprio servizio con più facilità nel senso che l'Arma dei Carabinieri riesce con i suoi 5 operatori a effettuare circa 150 tamponi al giorno, qui nella provincia di Campobasso,