Abbiamo messo in piedi una struttura di produzione estremamente articolata, proprio per creare flessibilità al sistema. Abbiamo 8 stabilimenti in questo momento che producono l'anticorpo monoclonale. 4 per il principio attivo e 4 per il prodotto finito e questo ci permette di dare risposte via via che arrivano dai vari Paesi. L'accelerazione negli ultimi giorni, il via libera dell'agenzia del farmaco, l'ordinanza del Ministro Speranza che autorizza l'uso degli anticorpi monoclonali, infine, la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Per il momento non c'è ancora un'intesa. Ma i tempi perché si cominci la somministrazione a questo punto sono brevi. Io credo che ormai è questione di settimane, non più di tanto. Bisogna dare il tempo alla parte organizzativa di coordinarsi. Somministrazione che avverrà in ambito ospedaliero ai pazienti Covid con precise caratteristiche. Al momento dettagli ulteriori non ce ne sono, ma alla Bsp Famaceutical di Latina, coinvolta in una fase nella produzione dell'anticorpo targato Eli Lilly sono pronti. Anche perché sono veramente basse come volume, non credo che siano altissime. Non è un mercato come gli Stati Uniti. Di certo a breve si potrà fare ricorso ad una nuova arma per combattere il Covid-19. Un'arma in più per contrastare il virus da un lato abbiamo i vaccini che significa prevenzione, dall'altro abbiamo i monoclonali che significa la cura. Per cui un mix che ci consentirà sicuramente di sconfiggere il virus aggredendolo su due direttrici.