Le vite dei cinque operai morti sul binario a Brandizzo nella notte del 30 agosto 2023 potevano essere salvate. Chiara Gribaudo presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro è categorica mentre illustra la relazione conclusiva. La magistratura farà il suo corso ma è certo che quei lavoratori non dovevano essere lì in quel momento. "L'errore è umano, suggerisco prudenza e un'analisi più complessa. Spesso dietro questa arida definizione vi è alla base un'organizzazione del lavoro che mette la lavoratrice o il lavoratore nelle condizioni di commetterlo questo errore." Nella Sala della Regina risuona anche il messaggio del presidente Mattarella: "Le morti e gli incidenti sul lavoro sono un'intollerabile offesa per la coscienza collettiva." Di diritto inalienabile alla sicurezza parla il presidente della Camera. "L'incolumità dei lavoratori non è un lusso accessorio o un semplice adempimento burocratico ma è un diritto inalienabile della persona umana." Nei cantieri ferroviari si evidenzia che nel 74% dei casi mortali vi sono stati errori procedurali ossia sequenze operative scorrette, combinate nel 44% dei casi con problematiche degli ambienti di lavoro. La Commissione propone quindi l'adozione di strumenti tecnologici e dispositivi per la sicurezza, valutazioni periodiche delle competenze, formazione e controlli frequenti fino al miglioramento delle segnalazioni e dei processi di affidamento degli appalti. La sicurezza non può essere un lusso, all'indignazione collettiva deve seguire una svolta per evitare le morti sul lavoro, 1041 nel 2023, 577 nei primi sette mesi del 2024, troppe e dietro i numeri lo strazio dei parenti. "L'unica cosa che posso dire, mio marito era un grande uomo, un grande marito, un grande padre, un grande nonno, è uscito quel 30 ed è ritornato un mese dopo, non sapevamo neanche cosa è ritornato.".