"Il cielo azzurro in contrasto con l'inferno che c'era in quel momento sulla terra. Le scarpine dei bimbi". Così un anno fa nel ricordo del Sindaco di Stresa che si precipitò sul luogo della tragedia. Poco lontano una lapide con i nomi delle 14 vittime. C'è un dolore profondo in questo bosco, nel Mottarone. Ci sono le famiglie, anche i parenti dell'unico sopravvissuto Eithan Biran, sei anni, ora viene con la zia. Il corpo del padre gli fece da scudo. Per il nonno, che per tre mesi lo ha tenuto in Israele, un mandato d'arresto internazionale per sequestro aggravato. Le parole della famiglia paterna sono affidate al legale. "Le famiglie sono sicure che le indagini penali in corso raggiungeranno le conclusioni nel miglior modo possibile ed emergerà finalmente la verità. Le famiglia richiedono, infine, di mantenere la privacy per permetter loro di gestire una vita il più possibile normale in queste circostanze anomale". "Cercheremo di fare luce su quello che è successo. Abbiamo sempre avuto come nostro unico obiettivo, quindi continueremo su questa strada". Il Procuratore, Olimpia Bossi, emise tre ordini di custodia cautelare per il titolare della società e per i due responsabili dell'impianto: tutti sapevano, parole tra le carte. E poi due visibili forchettoni utilizzati per inibire il freno di sicurezza senza pensare che quella fune poteva spezzarsi. Su questo si concentrano ora le indagini. Il 14 luglio l'udienza per l'incidente probatorio se le perizie saranno pronte. In quella fune ancora tante le domande. "La giustizia non fa ritornare in vita le persone. La giustizia neanche dà un senso. Però la giustizia è un dovere che le Istituzioni devono garantire. Perché non è possibile, sono quelle situazioni assurde che non capiremo mai". "Il pensiero che ci ha segnato tutti, ha segnato in modo devastante le famiglie, ha segnato noi amministratori, i soccorritori, tutti noi presenti perché una cosa così non si dimenticherà mai".