Appalti e pandemia, altra inchiesta a Napoli. Sono 23 le persone indagate dalla Procura partenopea nell'ambito di tre filoni investigativi che riguardano gli appalti indetti per fronteggiare la pandemia. Sono iniziati gli interrogatori che si concluderanno il 27 maggio. I tronconi dell'inchiesta per i quali sono stati emessi gli inviti a comparire riguardano gli ospedali modulari a Napoli, Caserta e Salerno -un appalto da 18 milioni di euro- le forniture di mascherine per bambini e una serie di episodi di presunte appropriazioni indebite di tamponi e mascherine da parte di personale sanitario. La ditta appaltatrice sarebbe stata avvantaggiata dalla preventiva conoscenza di informazioni tecniche e dai tempi stretti di pubblicazione della gara. La gara, velocissima, per gli ospedali modulari, indetta il 17 marzo 2020 con termine di presentazione delle offerte fissato alle 19 del giorno successivo, è il centro dell'inchiesta. Tra le persone indagate per gli ospedali modulari figura anche il manager della ASL Napoli 1 Ciro Verdoliva. Sono indagati anche i titolari della società Med di Padova e della multinazionale Siram. Ad anticipare alcune informazioni ritenute riservate alla Med sarebbe stata Roberta Santaniello, dirigente dell'Ufficio di Gabinetto della Giunta Regionale e componente dell'Unità di Crisi Covid in Campania. Santaniello, insieme al Capo della Protezione Civile Regionale e coordinatore della task force Italo Giulivo, sarebbe coinvolta anche in un altro filone di indagini che riguarda le mascherine per i bambini. Una fornitura dell'importo di oltre due milioni e mezzo. Il Capo della Protezione Civile e il manager della ASL Napoli 1 saranno ascoltati nei prossimi giorni.