L’obiettivo dei killer era un collaboratore di giustizia, uno di quelli che stava rivelando i segreti della camorra e ad un certo punto ha smesso di parlare dicendosi pentito di essersi pentito. Quest’uomo è riuscito a scappare e a rifugiarsi dentro la caserma dei carabinieri quando ha compreso che era finito in un’imboscata. I sicari l’hanno inseguito finché hanno potuto, hanno anche sparato ma poi si sono dileguati. Una pallottola vagante ha però centrato un ragazzino di 15 anni che giocava a pallone in strada con i suoi amici. Il ragazzo è stato colpito a una natica. Al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco l’hanno dichiarato subito fuori pericolo. Nelle prossime ore, però, sarà eseguito l’intervento chirurgico per l’estrazione del proiettile. I carabinieri di Marianella, il rione dove è avvenuto l’agguato, incaricati delle indagini hanno ispezionato il luogo della sparatoria ed hanno acquisito i filmati di alcune telecamere di sorveglianza della zona che potrebbero aver ripreso i due killer entrati in azione sullo scooter e a volto coperto. Sono stati sentiti anche alcuni testimoni, ma nessuno sarebbe stato in grado di fornire per il momento elementi preziosi per identificare i sicari. Ascoltato dagli investigatori anche il presunto reale obiettivo, il quarantunenne ex collaboratore di giustizia.