Non è un caso isolato quello del pusher ragazzino oggi detenuto che a 16 anni, racconta al giudice, intascava tra i sei e gli otto mila euro al mese e si è ritrovato con una pistola tra le mani per uccidere il migliore amico che aveva sgarrato. Secondo la sua versione, per ordine del capo della piazza di spaccio, sempre più minorenni sono assoldati dalla criminalità a Napoli. Come racconta l'avvocata Elena Lepre, dell'associazione "il carcere possibile". "Questi ragazzi vengono sempre più assoldati dalla criminalità organizzata, hanno bisogno di nuove leve e irretiscono questi ragazzi con il guadagno facile e anche con la prospettiva, falsa, che alla fine la passeranno liscia o in tutti i casi insomma la loro pena sarà una pena ridotta". "Qualche suo assistito le ha riferito di cifre orientative? Ecco". "Stiamo parlando attorno ai cinque mila euro". Ma spesso succede l'irreparabile, si muore o si finisce in carcere, molto difficile uscirne. "Quelli che hanno avuto l'opportunità di essere seguiti e di avere un futuro, l'hanno colta. devono esserci dei programmi individuali, personalizzati. Purtroppo però devo constatare, con amarezza, che il nostro Stato punta poco sull'educazione, è stato previsto l'aumento della Polizia Penitenziaria, che sicuramente è sotto organico, ma sono anche sotto organico gli educatori e non è stato previsto un solo educatore in più".