Dai giovani agli anziani il disagio mentale è in forte aumento e diverse fasce della popolazione ne sono colpite. I disturbi sono frequenti e spesso gravi, ma perché questo aumento così rapido rispetto agli anni precedenti, in cui si registrava, sì, ma non con questa velocità? “Perché il mondo oggi è un mondo particolarmente complesso, va a una velocità supersonica e la mente umana fa fatica, diciamo, a capire queste grandi accelerazioni.” Tra i problemi più diffusi sicuramente la depressione e non solo tra gli anziani. Nel loro caso, però, si rischia anche l'isolamento. L'Organizzazione mondiale della sanità stima che i disturbi depressivi colpiscano oltre 300 milioni di persone nel mondo. In Italia, 2,8 milioni. Il 5,6% della popolazione è di età superiore ai 15 anni, presenta sintomi depressivi, dei quali 1,3 milioni con sintomi del disturbo depressivo maggiore. C'è un modo per tentare di osservare e intervenire tempestivamente sui sintomi? “Per queste patologie croniche molto spesso, poi, la famiglia è abbandonata a se stessa e su queste cose si ci sconforta, diciamo, si rimane, come posso dire, sconcertati, isolati con la propria debolezza, si tende a proteggere il caro che adotta questo tipo di comportamento, mentre, invece, uno dovrebbe essere aiutato proprio nel momento della difficoltà. La bellezza del Servizio sanitario nazionale, che stiamo perdendo o, comunque, compromettendo, è proprio questa, che tu attraverso le tasse paghi qualcosa che ti viene restituito nel momento del bisogno, per cui tu non ti devi preoccupare di pagare le prestazioni e questo noi in alcune regioni, di fatto, l'abbiamo già perso, ma è a rischio in tutte le regioni italiane.” Nei bambini, invece, il disagio si manifesta spesso in dipendenze, per esempio da smartphone e videogiochi. “Abbiamo tra i non laureati, diciamo tra quelli che non hanno la scolarizzazione, dei tassi di malattia che sono il doppio rispetto a quello dei laureati. Potremmo concludere dicendo che studiare è il principale intervento per proteggere la propria salute.”.