Qui abbiamo una salsa di zucchine con tè matcha. Del salmone tagliato fresco. È una piadina super. Esatto, abbiamo il golden milk che, appunto, è latte di riso, curcuma e del pepe, perché serve come attivatore delle proprietà antinfiammatorie della curcuma. Siamo nel pieno centro di Milano e questo non è un ristorante, è un tempio dei super food. Cuciniamo adesso una tagliatella alla moringa. È un piatto che è un super food. La vendita dei super cibi in Italia è cresciuta in maniera esponenziale. Tra i super food più amati ci sono avocado, curcuma, tè verde, quinoa. A questi alimenti vengono attribuite proprietà nutritive eccezionali, quasi medicinali. Un italiano su tre arriva a considerarli come possibili sostituti dei farmaci, senza che ci sia un reale fondamento. Renato, ha senso parlare di super food? No, nel senso che i super food non esistono. Non esiste una normativa, una legge in nessun Paese del mondo che dica che cos’è un super food. Hanno in comune il fatto di essere considerati delle fonti di alcuni ingredienti importanti per la dieta, come alcune vitamine, come alcuni sali minerali e altre sostanze e quindi vengono consigliati per essere inserite all’interno della dieta. Tutti possono mettere quel bollino, quell’etichetta, quel nome su qualunque tipo di alimento. Il rischio dell'equiparare i cibi o super cibi alla medicina, è che li si impieghi con fin curativi e quando dagli alimenti freschi si passa ai concentrati in pillole, la questione si complica.