Studentessa di giurisprudenza modello, una famiglia benestante alle spalle, una vita sociale attiva, l'oratorio, gli scout, baby sitter a chiamata. Chiara Petrolini viveva una vita come ogni ragazza della sua età, la parrocchia, gli aperitivi, le uscite con le amiche e il fidanzato storico sin dai tempi delle elementari, eppure il ritratto che emerge dall'inchiesta della procura di Parma, restituisce il profilo di una giovane donna in grado di portare avanti due gravidanze in pochi mesi, partorire senza l'aiuto di nessuno e seppellire due neonati. "Minuto per minuto durante il parto cerca le varie posizioni da assumere e cosa fare per soffrire meno durante il travaglio e addirittura chiede poco dopo il parto dopo quanto tempo un cadavere puzza." Aveva la passione per i viaggi, l'ultimo a New York, pochi giorni dopo aver partorito e seppellito il suo secondo bambino. Sembra quasi impossibile credere che sia riuscita a fare tutto da sola, tenendo all'oscuro il fidanzato, gli amici, i familiari. Perché non chiedere aiuto? Perché non interrompere la gravidanza nei tempi previsti dalla legge? Agli investigatori ha raccontato di averli seppelliti in giardino per tenerli vicini. "Riferendosi al bambino che ritroviamo ad agosto, ci dice che l'ha seppellito lì, che l'ha nascosto lì perché lo voleva vicino a se e questo aspetto poi ci ha portato insieme ad altre acquisizioni investigative a ricercare nella stessa zona i resti dell'altro neonato." Fino all'ultimo Chiara ha continuato a vivere la vita di sempre, le uscite e i selfie. Dalle fotografie esaminate dagli inquirenti appare tanto magra da non far trasparire mai il suo stato di mamma in attesa.