È ancora in fuga l’assassino di Marilena Negri, la donna di 67 anni uccisa giovedì scorso con una coltellata alla gola. “Un identikit della persona che l’ha aggredita e uccisa ancora non c’è”, ha detto il capo della Mobile di Milano, Lorenzo Bucossi, anche se gli investigatori non escludono che possa trattarsi di uno straniero. Secondo indiscrezioni, l’uomo che ha ucciso Marilena al parco di Villa Litta, nel quartiere Affori, zona nord di Milano, potrebbe essere un giovane dell’est, uno sbandato senza fissa dimora, già autore di altre aggressioni ai danni di altre donne. L’uomo avrebbe anche stuprato una ragazza peruviana dopo averla derubata. Gli inquirenti stanno valutando se possa esserci qualche analogia con un’altra rapina di dieci giorni fa, sempre nei pressi del parco di Villa Litta, ai danni di una mamma di 33 anni, a spasso con la figlia di un mese. Le indagini proseguono serrate, “e anche se nessuna pista viene esclusa – continuano a ripetere gli agenti – l’ipotesi di una rapina finita male pare essere quella dominante”. Uno dei figli della vittima, infatti, al momento del riconoscimento del corpo della madre, ha segnalato la mancanza di una collanina d’oro da cui la madre non si separava mai. Marilena, come tutte le mattine, era andata a passeggio con il proprio cane, alle 7 del mattino, quando è stata aggredita. Accanto al suo corpo privo di vita, è stata ritrovata la sua borsetta, vuota. La scena dell’aggressione è avvenuta sotto le telecamere che potrebbero però non aver ripreso in volto l’assassino. Le ricerche continuano senza sosta, ad Affori, ma anche in zone spesso frequentate da balordi, sbandati o in luoghi già teatro in passato di episodi di rapina.