Una morte avvolta nel mistero quella della 50 enne Vincenza Saracino il cui corpo senza vita è stato trovato mercoledì sera in un casolare abbandonato al confine tra le provincie di Treviso e Preganziol. La donna sarebbe deceduta per dissanguamento provocato da due fendenti inferti all'altezza della mandibola e del collo. L'arma del delitto, presumibilmente un coltello o un cacciavite non è ancora stata ritrovata. Le indagini coordinate dalla Procura di Treviso che ha aperto un fascicolo al momento a carico di ignoti ipotizzando il reato di omicidio volontario procedono a tutto campo. Tra le ipotesi quella di una trappola della quale la cinquantenne di origini pugliesi potrebbe essere stata vittima. Una trappola pianificata forse da un suo conoscente, ma quale sarebbe stato il movente dell'efferato delitto? In quali circostanze si sarebbe consumato?. Della 50 enne si era persa ogni traccia martedì pomeriggio intorno alle 17.00 l'uscita dal negozio di articoli erotici gestito dal marito nel centro di Preganziol. Poi una sosta al supermercato e infine alla locanda La Perla per acquistare le sigarette. Da quel momento di Vincenza Saracino non si è saputo più nulla fino alla scoperta del corpo in un casolare distante poche centinaia di metri dall'abitazione in cui la vittima viveva insieme alla famiglia. A denunciare la scomparsa lo scorso martedì il marito della 50 enne allarmato dall'insolito ritardo della moglie. Gli investigatori tenderebbero invece ad escludere l'ipotesi della rapina finita male perché la borsetta con all'interno gli effetti personali della vittima compreso anche lo smartphone è stata trovata poco lontano della scena del crimine.