Parole semplici, rivolte ai più giovani, ai minorenni come Cristopher, affinché siano consapevoli delle proprie azioni. Parla così Olga, la nonna dello sventurato adolescente ucciso con 25 coltellate domenica sera, da due suoi coetanei arrestati con l’accusa di omicidio aggravato da futili motivi. "Ragazzi, aprite gli occhi. Aprite gli occhi. Chi frequentate, che cosa fate? Solo questo dico. E cercate di cambiare, siete in tempo, solo questo dico. Cambiamo questo mondo marcio che ormai non ha più valori, non c'è più rispetto, non c'è più niente, è finito tutto. Sono diventati apatici, sono dei manichini perché vestono tutti uguali, fanno i soldatini. Metteteci un pizzico della vostra personalità, perché non siamo tutti uguali". Qui a Rosciano, in provincia di Pescara, Christopher è cresciuto dopo essere stato abbandonato da entrambi i genitori quando era piccolo. È vissuto con la nonna che è stata una mamma per lui e che lo descrive come un ragazzo solare, allegro, non sicuramente un drogato o uno spacciatore. "Perchè lui in fondo era un ragazzo bravo, buono, e si è fidato del carnefice, perché uno che ti mette la mano sulla spalla e ti porta là..." Ai funerali del ragazzo centinaia di persone, amici e cittadini, mentre le indagini su questa morte così crudele sono solo all'inizio. Sono stati disposti accertamenti tecnici sui cellulari sequestrati ai ragazzi che si erano incontrati con Christopher poco prima del delitto. Al vaglio i contenuti dei telefoni per ricostruire rapporti e relazioni ed eventuali appuntamenti. Sotto la lente anche le immagini delle telecamere di sorveglianza ed altre posizioni. Al momento c'è un solo testimone. Intanto nei prossimi giorni i primi incontri dei legali degli indagati, con i due minorenni fermati che si trovano in due strutture differenti, uno a Bari e l'altro a Roma.