E' stato fermato dai Carabinieri per omicidio volontario il fidanzato 15 enne di Aurora, la liceale che avrebbe fatto 14 anni il prossimo 9 novembre e che invece è precipitata dal settimo e ultimo piano del condominio di via IV Novembre a Piacenza in cui viveva. Un caso delicato per l'età della vittima ma anche per l'età del fidanzato che con la ragazza aveva, a detta della madre e della sorella di Aurora un rapporto burrascoso, fatto anche di minacce e umiliazioni, con tanto di segnalazioni ai servizi sociali. È già pronta una memoria dei legali di parte civile che nelle prossime ore sarà agli atti dell'inchiesta aperta dalla Procura per i minorenni di Bologna e che contiene testimonianze chat e certificati medici, da cui emerge secondo gli avvocati di parte il comportamento ossessivo dell'adolescente, fatto di gelosie e minacce continue oltre che di umiliazioni e maltrattamenti. Solo tre giorni prima della morte Aurora era stata accompagnata dalla ginecologa per un'emorragia. Il ragazzo, che era l'unica persona presente al momento della tragedia che ha chiamato i soccorsi, non ha fatto nei giorni scorsi alcuna ammissione nonostante le ore davanti agli inquirenti insieme al suo avvocato che ricorda come soprattutto in un caso che coinvolge i minorenni il principio giuridico della presunzione di innocenza debba essere rispettato. Nelle prossime ore l'autopsia chiarirà se si sia trattato di gesto volontario, di fatalità o se invece la ragazzina sia stata spinta giù dal parapetto dell'ultimo piano.