Non rispondono. Ma per loro si aggrava l'accusa da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario, perché secondo il gip di Velletri, i quattro che massacrarono di botte a settembre, a Colleferro, Willy Monteiro Duarte, colpendolo quando era a terra inerme dopo i primi colpi ricevuti, volevano ucciderlo. Di fronte al magistrato che ha firmato le ordinanze fratelli Bianchi insieme a Francesco Belleggia si sono però avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre Mario Pincarelli sarà ascoltato nei prossimi giorni perché in attesa dell'esito di un tampone per il covid. Tranne Belleggia che si trova ai domiciliari, l'unico ad aver probabilmente incrinato il patto di omertà stretto dal branco, l'ordinanza ha raggiunto gli altri indagati in carcere con il capo d'accusa che ora porterà al processo davanti alla Corte d'assise di Frosinone. Intanto Pincarello intercettato mentre parlava con il padre ha detto "l'ho picchiato quando era a terra". Parole talmente pesanti che il padre alzando la voce, gli intima di tacere. Un nuovo tassello questo nell'indagine condotta dai carabinieri di Colleferro, che hanno quindi definito il quadro indiziario nei confronti dei quattro anche grazie ad una serie di testimonianze e intercettazioni telefoniche ed ambientali. Per il gip di Velletri, dunque, i quattro indagati, colpendo ed infierendo, conclude il tasso, un ragazzo inerme, erano animati semplicemente dalla volontà di dimostrare la forza del proprio gruppo, dalla volontà in sintesi di ucciderlo.