Padre di Ilaria Sula al funerale chiede giustizia

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3 giorni fa

Torna a casa avvolto da rose bianche, il feretro di Ilaria Sula, uccisa a 22 anni dal suo ex ragazzo, reo confesso. Una folla silenziosa circonda il feretro. Sono gli amici, i parenti da tutta Italia, parte della sua comunità albanese arrivata qui trent'anni fa, occhi lucidi e fiori in mano. Tutto si ferma a Terni: traffico, rumori, parole, un silenzio squarciato dalla madre che chiama Ilaria. Il dolore inonda ogni cosa per le strade di Terni. La rabbia è silenziosa. Una folla di migliaia di persone, percorre le strade fino al cimitero. "Alziamo le mani a Allah onnipotente e chiediamo a lui che la perdona e concede la pace". Il rito funebre musulmano. Una voce dalla folla grida: ergastolo, ergastolo per Mark Samson. "Speriamo che la giustizia italiana per una volta, non voglia darci parole inutili come perdono o errore". Tra i compagni di liceo, professori e dell'università, il rettore della Sapienza, Antonella Polimeni, che ha sospeso la didattica oggi per salutare Ilaria, si alza la voce del padre che si unisce al coro: Nessun perdono. "Oggi siamo qui per salutare per l'ultima volta mia figlia Ilaria che sta sul cielo. Veramente non meritava questa fine mia figlia, perché era veramente una figlia d'oro, è un angelo. Non lo so, quello che ha fatto c'ha avuto un gran coraggio e poi non lo so, non ho parole. Quello deve marcire in carcere. Grazie a tutti". .