La curva epidemica è stabile, la pressione sugli ospedali diminuisce, il bollettino settimanale in Sicilia rivela anche un calo dei ricoveri ordinari ma il tasso di occupazione delle terapie intensive resta alto, anche se sotto la soglia del 20%. Al Covid hospital del Cervello non ci sono più le lunghe file di ambulanze che a inizio gennaio attendevano ore con a bordo i pazienti. C'è però ancora l'ospedale da campo montato davanti al pronto soccorso. "Rispetto a un mese fa va decisamente meglio. In questo momento in pronto soccorso ci sono circa 30 pazienti rispetto ai 50-60 del mese scorso. I pazienti con situazioni più gravi sono, purtroppo, ancora non vaccinati. Per quanto riguarda le terapie intensive, in questo momento su 16 pazienti 13 sono non vaccinati, 3 invece sono vaccinati ma hanno gravissime comorbilità". Se la Sicilia resta il territorio con la più alta densità di non vaccinati, la città di Palermo si conferma in controtendenza. "Abbiamo il 93% di prime dosi effettuate e il 91% di seconde dosi". 87.000 vaccini somministrati nella città a gennaio, di cui 9.000 nei quartieri e nelle borgate. Il personale sanitario della struttura del commissario Costa continua a portare i vaccini fuori dagli hub per raggiungere chi ha difficoltà a spostarsi. Per tutto il mese è stato organizzato un fitto calendario di tappe nei quartieri popolari. A cominciare da Vucciria e Vergine Maria. E anche le squadre dell'ASP, che a gennaio hanno ricominciato a vaccinare nelle scuole, in questo inizio febbraio hanno avviato un open day itinerante che unisce vaccini e prevenzione oncologica nelle piazze dei comuni della provincia.























