I cancelli delle scuole sono chiusi e le campanelle non suonano. Da un mese e mezzo a scandire le lezioni sono le finestre che si aprono sugli schermi dei computer. I compagni sono lontani e la nostalgia si sente. Non hanno il contatto con i compagni, la ricreazione, il poter stare insieme. Ho rivalutato la scuola da questa situazione, sicuramente. Cristina frequenta il quinto scientifico dell'Istituto Di Rudinì e con la sua classe studia sulla piattaforma Google Suite, adesso ha lezione di matematica con il professor Amendola. Devo dire che specialmente da parte degli studenti c'è massima disponibilità da questo punto di vista, sono puntuali nel rispondere durante le lezioni. Mi fa piacere, sicuramente. Poi, storia dell'arte. La docente di storia dell'arte, attraverso un'altra applicazione di Google Suite, sta visionando i compiti che ha già dato come scadenze e assegnerà nuovi compiti per i prossimi giorni. Se per gli alunni di questa scuola privata paritaria, disporre della tecnologia non è un problema, ci sono quartieri in cui il rischio dispersione scolastica ora è più concreto che mai ed è la scuola ad intervenire per permettere a tutti di seguire le lezioni. Daniela Crimi è la preside del Liceo Linguistico Cassarà, 60 classi per mille 400 studenti, di cui 250 maturandi. Grazie al lavoro dei coordinatori e alle loro segnalazioni, abbiamo intercettato gli alunni che avevano difficoltà, o perché mancavano di un dispositivo, di un computer o perché non avevano una connessione adeguata e allora ci siamo attrezzati e abbiamo fornito circa 100 computer a questi ragazzi e anche il collegamento internet con un abbonamento e lì abbiamo raggiunto anche chi non aveva la connessione. Tra nuove paure e vecchie ansie l'esame sarà certamente diverso, come racconta Chiara, che è anche una blogger. Le preoccupazioni per gli esami ci sono, ovviamente, nel senso: come saranno come ci dobbiamo preparare. La cosa che mi rende più triste è che non può vivere tutto questo, cioè il vero esame, concretamente, con i miei compagni e professori che ci sono sempre stati per tutti questi anni.