Attraverso i tubi rossi passerà l'acqua proveniente dal massiccio del Gran Paradiso fino al potabilizzatore da 800 litri al secondo che si sta realizzando qui. Ecco, le trivelle in azione. I tubi blu dal diametro di un metro porteranno, poi, l'acqua resa potabile a valle. Siamo a Locana, nell'alto canavese, in provincia di Torino, nel principale cantiere del grande acquedotto della Valle Orco, per l'opera che in Italia ha ricevuto il maggior finanziamento nel PNRR: 93 milioni di euro. Altri 36 sono stati stanziati dal Ministero dell'Economia, 129 disperderà invece Smat la Società Metropolitana Acque Torino per i complessivi 250 milioni di euro, costo finale di questa infrastruttura, che servirà 160mila persone in 49 comuni, attraverso i suoi 140km di tubature. "Quest'opera è importante perché ci consente di avere un quantitativo di risorsa idrica elevatissimo, perché il prelievo viene dalle dighe del Gran Paradiso. Le dighe del Gran Paradiso hanno una capacità di invaso che, tendenzialmente, supera i 200 milioni di metri cubi all'anno di acqua che viene invasata, riversata, invasata e riversata. Quindi, l'importanza è, nei periodi di siccità e nei periodi in cui non si hanno altre disponibilità, poterla utilizzare per l'idropotabile". Il grande problema è il tempo. Proprio perché siamo davanti ad un finanziamento del PNRR, l'acquedotto dovrà essere completato, collaudo compreso, indifferibilmente entro marzo del 2026. "Questo è uno dei grandi problemi, noi siamo partiti anticipando i bandi, le gare e quindi l'affidamento alle imprese. Sono tre lotti, ed è indiscutibile che le imprese sono, naturalmente, pancia a terra perché gli abbiamo dato come vincolo l'ultimazione dei lavori entro dicembre dell'anno prossimo". "Al momento come stanno andando i lavori? Siamo in linea con le previsioni?". "Allora, all'inizio c'è sempre qualche difficoltà, perché bisogna approvvigionare i materiali. Proprio in questi giorni sono arrivate tutte le condotte, e naturalmente il grande potabilizzatore era già partito a novembre. Per cui possiamo dire che con i prossimi mesi rientreremo in linea".