La conferenza dei Procuratori Generali di quarantasei Paesi d'Europa si chiude con la commemorazione delle vittime della Mafia. Alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e delle Ministre Cartabia e Lamorgese. "Gli attentati di trent'anni fa segnarono uno spartiacque nella storia d'Italia e nella storia delle relazioni giudiziarie internazionali. La nostra Repubblica reagì alla brutalità delle stragi e mostrò il suo volto più nobile, il sacrificio dei suoi migliori servitori mobilitò tutta la Repubblica, tutte le sue Istituzioni, tutti i suoi cittadini che diedero prova di voler reagire e partecipare anche esponendosi in prima persona." Il luogo scelto è il simbolo del contrasto al crimine organizzato: l'aula bunker del carcere Ucciardone dove, grazie al coraggio e all'ostinazione di Falcone e Borsellino, quasi 500 boss vennero per la prima volta portati alla sbarra in quanto appartenenti ad un'organizzazione mafiosa. Il maxiprocesso di Palermo si concluse con 346 condanne, 19 ergastoli e di più di 2000 anni di carcere. Mentre sui monitor scorrono le immagini delle stragi di Capaci e via D'Amelio, i Procuratori siedono dando le spalle alle gabbie da cui boss assistettero alle 349 udienze che si tennerò tra '86 e il '92 e a pochi metri da queste gabbie viene aperta per la prima volta la cella in cui, nel più assoluto segreto, venne tenuto al sicuro durante il maxi processo Tommaso Buscetta. Il pentito che con le sue rivelazioni a Giovanni Falcone permise di ricostruire l'organigramma mafioso, rimase in questa cella per quasi un anno uscendo soltanto per salire sul banco dei testimoni.