Inquietudine, preoccupazione, timore, così gli italiani stanno vivendo quest'anno, secondo il Rapporto Coop 2024 sui consumi e gli stili di vita. La situazione geopolitica internazionale con guerre e tensione preoccupa insieme al tema ambientale. Il rapporto ha analizzato il comportamento di 1.000 persone nel mese di agosto e 1.000 cittadini con ruoli apicali, come amministratori delegati e imprenditori. Il risparmio è il criterio primo con cui si compra, meno alla ricerca di beni per la gratificazione personale, status symbol, come se gli eccessi del consumismo avessero stancato. Piuttosto ad interessare gli italiani presi in analisi sono la propria salute e il culto del corpo, con la scelta di diete ipocaloriche e salutistiche e poi c'è l'aumento dei prezzi di cui il carrello della spesa è la più chiara espressione. "Gli italiani si sono dati da fare per resistere a un'inflazione molto rilevante, che si è affermata nel corso del 24 ma lasciando immutato quel più 20 che si è accumulato nell'inflazione precedente. Ce l'hanno quasi fatta gli italiani ma a fronte di molte più ore lavorate e quindi di una qualità della vita che probabilmente è stata intaccata. Nei carrelli troviamo qualcosa di più ma troviamo più fresco industriale, meno scatolette, meno carne, troviamo più prodotti biologici anche se costano di più ma gli italiani fanno uno sforzo aggiuntivo, meno sprechi, troviamo una maggiore frugalità." Con la paura è calata la fiducia nel futuro, tanto che il 55% degli italiani è alle prese con una vita ben diversa da quella attesa, spesso peggiore.