"Mi chiameranno appena possibile, con altri vaccini". Quest'uomo è l'unico tra i 1.935 prenotati di giovedì, al centro vaccinale La Nuvola di Roma, ad aver rinunciato alla somministrazione di AstraZeneca. "Viene effettuato semplicemente un triage più approfondito, quindi un'anamnesi dettagliata, per i pazienti con un'età inferiore ai 60 anni, si effettua una valutazione del rischio-beneficio e si valuta la possibilità di effettuare, comunque, la vaccinazione con AstraZeneca. Quella ad oggi, è una raccomandazione e non una controindicazione". In questo hub, attivo dallo scorso 22 febbraio, sono state vaccinate con AstraZeneca, quasi 70 mila persone, molte delle quali con meno di 60 anni, appartenenti alle Forze dell'Ordine, a quelle Armate, personale scolastico e sanitari, che dunque continuano a presentarsi regolarmente per le somministrazioni, senza che, ci spiegano, sia stata registrata alcuna reazione avversa grave. La Regione Lazio, ha somministrato ormai oltre 1.230.000 dosi di vaccini anti Covid, Pfizer e Moderna compresi, apre nella notte, tra venerdì e sabato, alle prenotazioni dei 62-63enni e comunica come, nonostante quelle che definisce, forti turbolenze relative alle decisioni sul vaccino AstraZeneca, prosegua regolarmente la campagna vaccinale. "Poichè sono un diretto interessato, essendo nato nel '68 e ho 53 anni, se a me venisse offerto di fare AstraZeneca e il vaccino è volontario, io lo farei molto, in maniera molto gradita, perché in questa fase è importante vaccinarsi". "Ma non ho mai avuto timore, perché mi fido della scienza in questo momento particolare, in cui dobbiamo essere più uniti che mai". "Meglio il vaccino, perché assolutamente, poi non sia mai, il Covid è peggio dell'AstraZeneca, quindi speriamo bene".