Non ce la farà a sopravvivere, Erika Pioletti, che la sera del 3 giugno in piazza San Carlo a Torino ha riportato un gravissimo danno cerebrale. L’ultimo bollettino medico non lascia speranze. La trentottenne di Domodossola quella sera aveva deciso di andare a vedere la finale di Champions Real Madrid-Juventus su un maxi-schermo. Non ci teneva particolarmente a vedere quella partita ma voleva accontentare il suo ragazzo, tifoso della Juve. A quasi due settimane dalla serata di paura, ancora non ci sono certezze su cosa abbia realmente scatenato il panico. Nella calca, tra migliaia di tifosi travolti, alla fine erano rimaste ferite centinaia di persone, tra le quali anche il ragazzo di Erika. Per la ragazza, però, le condizioni erano subito apparse gravissime per un trauma toracico da schiacciamento. Nella ressa era stato travolto anche un bimbo cinese, il piccolo Kelvin, che si è successivamente salvato dopo giorni di apprensione. La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta per lesioni plurime colpose, al momento a carico di ignoti. Gli inquirenti devono ancora capire cosa sia successo. Forse all’origine di tutto, secondo quanto riporta la stampa, ci sarebbero state delle vibrazioni sotto il terreno scaturite dal riavvio dei motori del sistema di ventilazione del parcheggio sotterraneo. Un movimento che avrebbe prodotto un piccolo terremoto avvertito dai vigili del fuoco, che infatti hanno segnalato l’accaduto. Ma le indagini vertono anche sulle presunte falle nel sistema di sicurezza di quella sera.