Rifiuti ingombranti Roma, cosa c'è dietro al degrado

26 ott 2016
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I frigoriferi oggi non ci sono, almeno non attorno alle isole AMA, rimossi questa mattina all’alba durante una pulizia programmata. Nei centri per la raccolta dei rifiuti ingombranti la polemica sollevata dal sindaco Raggi non desta sorpresa. Il lavoro va avanti come ogni giorno, senza intoppi. Il problema – spiegano - è di chi decide di abbandonare il materiale in mezzo alla strada. “Se noi abbiamo i cassoni pieni, ovviamente abbiamo fatto la richiesta per la sostituzione, ma se nel frattempo non ci arriva la sostituzione ovviamente siamo pieni. Quindi l’utente è costretto per forza di cose ad andar via. C’è quello intelligente e sensibile che lo capisce, aspetta e va in un altro centro e c’è quello che esce e butta di fuori”. Il problema affonda le radici fino all’inchiesta mafia capitale. Il servizio di raccolta a domicilio, appaltato anche alla cooperativa 29 giugno di Salvatore Buzzi è infatti sospeso da giugno. È stato indetto un nuovo bando, è in corso l’assegnazione e il servizio dovrebbe riprendere a fine novembre. Nel frattempo la città è in balia di chi decide di fare da solo e di chi, sui rifiuti ingombranti, riesce anche a guadagnare, come i rom. “Magari arriva lei, che è mezzogiorno e cinque, trova chiuso, ha la macchina carica, dai 10 euro al rom, quest’ultimo scarica, si prende quello che gli potrebbe servire per il mercatino domenicale, quale possa essere il posacenere, il vaso, queste stupidaggini, il resto viene lasciato per strada.” Accanto alle isole AMA ci sono delle autentiche bombe ecologiche, insomma, di cui nessuno sembra curarsi. Qui siamo in via Sebastiano Vinci, c’è una discarica a cielo aperto, tanto che neppure i mezzi dell’AMA, che qui accanto lavorano riescono a volte a passare. “Non facciamo in tempo noi a pulire perché praticamente il giorno dopo già c’è di nuovo il cumulo”. “Le cose ingombranti te le ritrovi o davanti ai cassonetti, o le trovi buttate in discariche a cielo aperto”. Anche altri centri di raccolta sul territorio comunale garantiscono che il servizio, gratuito, è sempre in funzione, aspettando il ritorno del porta a porta anche se contro l’inciviltà non c’è appalto che tenga. Alla fine il frigorifero l’abbiamo trovato sul serio. È qui, proprio fuori da uno dei centri raccolta dell’AMA, probabilmente abbandonato da chi ha trovato i cancelli chiusi.

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