Prevenzione, invecchiamento, cronicità. Sono le sfide che il nostro Sistema Sanitario Nazionale si trova ad affrontare. Attualmente meno del 5% del Fondo Sanitario Nazionale è destinato alla prevenzione: servono le forme, investimenti e risorse economiche. "CASAGIT ha 50 anni di storia, e per 50 anni si è presa cura dei giornalisti. Questo percorso ci ha portato qualche anno fa, nel 2020, ad aprirci, a cambiare ragione sociale, e a diventare una società di mutuo soccorso aperta a tutti. Proprio nella convinzione che i fondi sanitari integrativi all'interno di questo sistema Paese, all'interno di un sistema sanitario che sta mostrando, inevitabilmente, i propri limiti, possono essere un valore aggiunto". 56mila assistiti, 23mila soci negli ultimi tre anni, 3mila nuovi iscritti tra i non giornalisti. I fondi sanitari integrativi e le mutue come la CASAGIT, giocano un doppio ruolo: "Il ruolo integrativo, nel senso che forniscono ai cittadini quelle che sono quelle prestazioni non previste dai livelli essenziali di assistenza: tipo la non autosufficienza, l'odontoiatria e la riabilitazione, ma in questo periodo, in particolare, svolgono un ruolo di forte sussidio a quella che è l'attività primaria del Servizio Sanitario Nazionale, andando, dove necessario, in sostituzione lì dove appunto il Servizio Sanitario fa molta fatica a dare, nei tempi che servono, quelle che sono le prestazioni di tipo specialistico". "C'è qualche ragionamento che si sta sviluppando su, per prevenzione, quindi alcuni vaccini, le vaccinazioni e diagnosi precoce, che per adesso sono esclusi dalla copertura del Servizio Sanitario Nazionale, possono essere dei terreni molto importanti di intervento".