La buona notizia, iniziamo con quella, è che tra i giovani c'è consapevolezza dell'on-line, spesso persino maggiore di quella dei loro genitori. Quella non buona i casi: 192 nel 2021 di ragazzi con problematiche relative a internet con una media di 16 casi al mese. "Quello che vediamo oggi è un mondo di ragazzi che vive la rete in modo più critico, con una grande attenzione anche a trovare delle risposte anche di fronte ai problemi dei rischi nella rete come il bullismo, piuttosto che non il Sex Teen. Lo vedono come un problema che va affrontato, ne vogliono parlare tra di loro, vedono una carenza di risposte da parte della scuola e dei genitori e vorrebbero essere più protagonisti in questa rete che vedono però il futuro della loro vita". Dal campione di 855 genitori, 815 giovani tra i 12 e 18 anni consultati tra il 25 gennaio e il primo febbraio 2022 emerge quali siano le percezioni, le paure, ad esempio si parla tanto di metaverso, una realtà virtuale in cui è possibile connettersi attraverso un ologramma avatar di sé, tramite questo interagire con gli altri anche in luoghi diversi. Le esperienze fatte in questa realtà virtuale possono essere anche molto realistiche. Altro tema il tempo trascorso on-line, i rischi per il futuro. Nell'universo virtuale servono diritti reali. "Se un crimine viene commesso sull'internet non è meno grave che se tu vedi sangue che scorre, le ambulanze, le volanti della polizia. Vanno combattuti dandoci gli strumenti sia volontari, che regolamentari per protegge i nostri figli nel mondo digitale che è fantastico per quello che riguarda la libertà, ma bisogna conciliarla anche con la sicurezza e con il rispetto dei dati dei minori, della privacy".