È l'anno del ritorno della Cina dopo la pandemia, ma anche quello dell'evoluzione e dell'intelligenza artificiale, del Salone Internazionale del Bagno e di EuroCucina, delle stanze per pensare di David Lynch e del satellite che quest'anno compie 25 anni. "Ci aspettiamo sicuramente una grande presenza di pubblico internazionale. Sicuramente anche da aree come la Cina, dove l'anno scorso, lo ricordiamo, si era riaperta solo un mese prima. Abbiamo fatto un grossissimo lavoro di promozione, a livello internazionale, in collaborazione con ICE. Siamo stati negli Stati Uniti, siamo stati in Cina, siamo stati in giro per tutta l'Europa e proseguiremo ancora, proprio perché ci importa avere un pubblico di altissima qualità, dei visitatori e dei buyer da tutto il mondo e dei mercati strategici". "Ci aspettiamo che le nostre aziende presentino, come sempre, come ogni anno, quello che hanno fatto, il frutto del loro lavoro durante quest'anno, quindi le novità, la ricerca, la ricerca verso, anche, la sostenibilità, quindi coniugare quel che è la fantasia, la creatività, con quello che è uno dei temi principali per il mercato del futuro, che ormai si può dire che è presente perché il tema della sostenibilità e l'attenzione a questo da parte del consumatore che cerca non solo il bello, il ben fatto come fino adesso ma cerca anche il sostenibile. Quindi, le nostre aziende devono impegnarsi in questo e questo vedremo durante il Salone del Mobile". 1.900 espositori, di cui 600 giovani talenti under 25, e 22 scuole di design, 172.000 metri quadri su un unico livello espositivo, con una promessa: "quest'anno si camminerà meno", assicura Maria Porro.