Dopo circa sette ore di navigazione sono sbarcati al porto di Bari i 43 migranti egiziani e bengalesi di rientro, con una motovedetta della Guardia Costiera, dal centro di Gjader in Albania. I giudici non hanno convalidato il trattenimento. Impossibile, afferma la Corte d'appello di Roma, decidere per la convalida nelle 48 ore di tempo disponibili nonostante le riunioni online. Per questo i giudici hanno disposto la liberazione dei migranti dal centro di Gjader, bloccando di fatto l'accordo Italia-Albania sui migranti per la terza volta. La Corte ha sospeso il trasferimento e disposto il rientro in Italia rinviando ogni decisione alla Corte di Giustizia europea che il 25 febbraio dovrà pronunciarsi anche sul decreto italiano sui Paesi sicuri. I giudici UE dovranno decidere se il provvedimento legislativo italiano è in linea con le norme dell'Unione. Al rientro i migranti sono stati trasportati nel CARA di Bari. Tutte respinte le richieste d'asilo in Albania. Secondo la delegazione del TAI, Tavolo Asilo e Immigrazione, al quale aderiscono le principali associazioni di difesa dei diritti umani, i 43 migranti trasferiti in Albania non hanno potuto farsi assistere né da un legale, né sono stati messi in grado di prepararsi per le audizioni con un'adeguata informazione legale. In Italia potranno farsi assistere per i ricorsi. .